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30 novembre 2018
In 50 parole – Dal primo gennaio 2019 le aziende private come la Pubblica Amministrazione, avranno l’obbligo della fatturazione elettronica. Il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019 ha introdotto una serie di novità, in particolare in materia di non applicabilità delle sanzioni sui ritardi per l’intero primo semestre del prossimo anno.
La fatturazione elettronica è un sistema digitale di Emissione, Trasmissione e Conservazione delle fatture che permette di abbandonare per sempre il supporto cartaceo e tutti i relativi costi di stampa spedizione e conservazione. L’Unione Europea invita gli Stati membri a prevedere un quadro normativo e tecnologico adeguato a gestire in maniera elettronica tutto il sistema di fatturazione e controllo fiscale.
Il nuovo formato in cui le fatture elettroniche devono essere realizzate, trasmesse, archiviate e conservate è un formato digitale chiamato XML (Extensible Markup Language), un linguaggio informatico che consente di definire e controllare il significato degli elementi contenuti in un documento, verificando così le informazioni ai fini dei controlli previsti per legge.
La maggior parte dei vantaggi economici non deriva da minori costi di stampa e spedizione ma dalla completa automazione e integrazione dei processi tra le parti che generano una riduzione e ottimizzazione dei costi.
Si parla di una vera e propria rivoluzione digitale che permette di inviare fatture in forma elettronica, di compilarle e mandarle a clienti, commercialisti e a tutti i diretti interessati in maniera semplice e veloce senza necessità di ricorrere quindi alla carta. Esistono software che permettono in maniera molto semplice e intuitiva di gestire tutte le fatture in formato elettronico, agevolando quindi il compito di gestione della fatturazione aziendale, oltre che aiutare a contrastare l’evasione fiscale.
L’obbligo della fatturazione elettronica viene esteso al B2B dalla manovra dello scorso anno, in cui l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le regole tecniche sulle funzionalità. L’obbligo scatta dal primo gennaio 2019, e sono esonerati solo i soggetti di minori dimensioni che si avvalgono del cosiddetto “regime di vantaggio” o del “regime forfettario”.
Con questo sistema, l’obiettivo è quello di abbattere l’evasione fiscale, in effetti questo è uno dei motivi fondamentali per i quali l’Italia ha chiesto alla Commissione Europea di poter introdurre nell’ordinamento nazionale l’obbligo di emettere fatture elettroniche anche nel settore privato.Per alcuni contribuenti, in realtà l’obbligo di emettere la fattura elettronica nel B2B è già scattato:
L’emissione della fattura elettronica diverrà obbligatoria per le operazioni effettuate nei confronti di altri privati titolari di partita IVA, a condizione che le cessioni di beni e le prestazioni di servizi siano poste in essere tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato Italiano.
La fatturazione elettronica consiste nell’utilizzare gli standard previsti per la Fattura della Pubblica Amministrazione per tutte le operazioni tramite il SISTEMA DI INTERSCAMBIO (SDI)*, tra privati e la successiva conservazione obbligatoria digitale per dieci anni.
In caso di inosservanza dell’obbligo di fatturazione elettronica tra gli operatori privati va ricordato che l’eventuale emissione della fattura in formato cartaceo è da ritenersi inesistente e il documento come non emesso. In caso di inosservanza dell’obbligo della fattura elettronica, sono previste dall’art. 6 del D.Lgs. n. 417/97 alcune sanzioni amministrative comprese tra il 90% e il 180% dell’imposta relativa all’imponibile se non correttamente documentato o registrato nel corso dell’esercizio.
Il Sistema di Interscambio è gestito dall'Agenzia delle Entrate ed è un sistema informatico in grado di: