7 Ottobre 2025

I DEAL DEL MESE DI SETTEMBRE 2025

Il terzo trimestre del 2025 si chiude con una forte accelerazione del mercato del private equity, che registra 141 operazioni concluse, in netto aumento rispetto alle 111 dello stesso periodo del 2024.

Solo nel mese di settembre si contano 53 deal, contro i 39 dell’anno precedente, un risultato che consolida un trend di crescita ormai strutturale. Dall’inizio dell’anno, le operazioni complessive salgono a 370, contro le 307 dei primi nove mesi del 2024: un nuovo record assoluto per il mercato italiano, che supera così i volumi dell’anno passato e conferma un dinamismo senza precedenti.

L’indice composito di attività trimestrale del settore raggiunge il suo valore più alto in venticinque anni, segnalando un livello eccezionale di operatività e un contesto competitivo in continua evoluzione.

Nel trimestre, le operazioni di buy-out rappresentano il 75% del totale, seguite da interventi in ambito infrastrutturale e da operazioni di expansion.

Gli add-on, ossia le acquisizioni realizzate da società già partecipate, pesano per il 62% dei deal complessivi: una tendenza che conferma la centralità delle strategie di crescita per linee esterne e della costituzione di poli di aggregazione industriale. Dal punto di vista geografico, il Nord Italia si conferma come cuore pulsante del mercato, con Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto che da sole rappresentano oltre il 75% delle operazioni totali. Sul fronte dei settori, i prodotti per l’industria, l’ICT e il cleantech si confermano le aree più attrattive per gli investitori.

Un dato di rilievo riguarda la partecipazione estera: nel 2025 gli operatori internazionali hanno preso parte al 62% delle operazioni realizzate in Italia, superando la già alta media degli ultimi anni. Anche l’attività cross-border mostra segnali di vitalità, con nuove acquisizioni e operazioni di add-on all’estero guidate da operatori italiani, prevalentemente in ambito europeo.
Il quadro complessivo evidenzia un mercato sempre più maturo, integrato e competitivo, dove le logiche di aggregazione e la presenza crescente di investitori internazionali delineano un ecosistema in evoluzione. Il 2025 si profila dunque come l’anno dei record per il private equity italiano, con prospettive di ulteriore consolidamento nel medio periodo.