9 Febbraio 2022

CRISI DI LIQUIDITÀ: LE BEST PRACTICES PER NON ANDARE IN SOFFERENZA FINANZIARIA

Quella della crisi di liquidità è una preoccupazione che incombe su ogni azienda, soprattutto da quando la pandemia da Covid-19 ha messo in luce la vulnerabilità del sistema imprenditoriale rispetto agli imprevisti.

Una crisi di liquidità senza precedenti è ciò che emerge nell’analisi statistica del Dipartimento delle politiche fiscali del MEF sulla fatturazione elettronica e del calo dell’export dove si stima una perdita di ricavi per le imprese italiane non inferiore a 400 miliardi di euro. A seguito di questo straordinario prosciugamento dei fondi liquidi provenienti dalla clientela, più di un terzo (34,1%) delle imprese rimane esposta a seri problemi di liquidità. Gli interventi pubblici per contrastare la carenza di fondi liquidi sono stati ingenti. Secondo l’ultimo report della Task force le moratorie a favore di società non finanziarie riguardano prestiti per circa 130 miliardi di euro, mentre al 10 gennaio 2022 sono oltre 2,3 milioni le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia sui finanziamenti in favore di imprese per un importo complessivo di 152,6 miliardi di euro. A fronte dei tempi lunghi necessari per superare la crisi di liquidità, il mondo delle imprese è preoccupato rispetto alle tensioni che si genereranno a fronte di una attenuazione degli interventi.

L’imprenditore può trasformare questa criticità e/o minaccia in un’occasione per adottare migliori strategie aziendali per la gestione del cash flow e, soprattutto, per esplorare nuovi strumenti di accesso al credito che propongono modalità innovative più convenienti e fruibili.

 

Premessa

Una crisi di liquidità può essere l’inevitabile conseguenza di lunghi periodi di crisi economica. In molti casi le imprese mal gestiscono le proprie possibilità e flussi di cassa. Ciò inevitabilmente conduce a rilevanti conseguenze in termini di disponibilità economica.

Saper gestire i flussi di cassa in maniera efficace è ciò che può fare la differenza tra la sopravvivenza e il fallimento.

 

Tuttavia, non solo la crisi di liquidità è conseguente una cattiva gestione delle risorse, ma può essere provocata anche da eventi esterni e situazioni non necessariamente controllabili. Proprio per questo che adottare un’adeguata strategia preventiva è fondamentale.

Non scoraggiarti, una crisi di liquidità se ben gestita si risolve. Basta trovare gli strumenti giusti.

 

L’ottimizzazione della gestione di liquidità aziendale

La crisi di liquidità (intesa come assente o scarsa disponibilità di denaro) è un fenomeno che interessa in particolare le PMI (piccole e medie imprese), che devono quotidianamente far fronte al pagamento dei debiti, a difficoltà d’incasso dei crediti e agli adempimenti fiscali.

Infatti, l’imprenditore spesso si trova in condizioni di difficoltà davanti alla gestione della liquidità, perché spesso sceglie di navigare a vista prendendo decisioni senza una corretta pianificazione e programmazione di quelli che sono i pagamenti (come ad esempio: dei fornitori e delle imposte) e di quelli che sono gli incassi dei crediti (non facili da monitorare e non puntuali).

L’imprenditore invece, deve prestare costante attenzione alla gestione dei flussi di cassa per assicurarsi che siano continui e regolari, secondo le previsioni da budget.

È necessario valutarli e analizzarli ma anche programmarli guardando al futuro per poter continuare ad essere in grado di effettuare investimenti e migliorare le performance di business.

Evitare la crisi di liquidità in una realtà imprenditoriale è però, il primo essenziale obiettivo, dopo che l’andamento fisiologico dei flussi di cassa aziendali è stato stravolto dalla pandemia da Covid-19.

 

Invece che attendere aiuti dalle istituzioni si può cogliere questa minaccia come un’occasione per organizzare una diversa modalità di gestione della propria liquidità che da un lato dia più sicurezza, al di là di nuovi “decreti sostegno”, e dall’altro possa rafforzare e rendere le aziende meno vulnerabili rispetto agli imprevisti che, anche se di portata minore rispetto alla pandemia, si potranno verificare in futuro.

 

La mancanza di liquidità aziendale è un problema che ogni imprenditore deve saper affrontare per il bene del proprio business, sia che la propria azienda operi solo su territorio italiano, sia che esporti all’estero.

Soprattutto, in questo periodo di difficoltà dovuto alla diffusione del Covid-19 i problemi di liquidità aziendale possono compromettere la salute e la sopravvivenza delle aziende, sia per ciò che riguarda il recupero degli insoluti sia per la gestione economica e finanziaria. Per le PMI la liquidità è fondamentale per la propria sopravvivenza, per questo è necessario proteggere la crescita della propria attività attraverso una gestione della liquidità aziendale studiata ad hoc per minimizzare i rischi.

 

Come imprenditore, dovrai sempre essere a conoscenza della provenienza del flusso di cassa e dovrai progettare i futuri guadagni per assicurarsi la crescita del tuo business.

 

Le strategie utili per evitare la crisi di liquidità

Esistono una serie di interventi che, se applicati con prontezza e convinzione, possono davvero cambiare la situazione dei flussi di cassa. Ecco i principali che non richiedono grandi rivoluzioni organizzative ma determinazione e rigore per allontanare l’incubo di una crisi di liquidità:

 

  • Adottare idonei strumenti di gestione e controllo dei flussi di cassa è il primo passo da compiere per agire con consapevolezza e tempestività in una situazione economicamente delicata come questa. È vitale tenere alta l’attenzione sulla pianificazione della liquidità
  • Rinegoziare i rapporti con fornitori e clienti. Con i primi per ottenere nuove scadenze più gestibili senza compromettere il rapporto e tenendo conto che anche loro stanno vivendo le conseguenze dell’emergenza Covid-19. Con i clienti si può invece pensare ad uno sconto in fattura in cambio di un saldo da parte loro immediato.
  • Rivedere i costi di gestione che da sempre impattano pesantemente sul bilancio di un’impresa ed è importante che siano regolarmente monitorati. Nel tempo alcune spese potrebbero diventare superflue oppure in qualche modo ottimizzabili.

 

Le best practices per il controllo della liquidità aziendale

  1. Individua il tuo punto di pareggio (break even point);
  2. Tieni aggiornati costantemente i software e monitora le entrate e le uscite per avere un quadro chiaro e immediato dell’andamento aziendale;
  3. Taglia gli “sprechi” individuando ed evidenziando quali siano le priorità aziendali;
  4. Crea un rendiconto attuale del tuo flusso di cassa e una previsione futura (attraverso un budget aziendale);
  5. Effettua una revisione periodica (settimanale, mensile, etc.) comparando lo status attuale con le tue previsioni;
  6. Capta le eventuali minacce, inclusi debitori o pagamenti extra delle tasse, individuando i rischi d’impresa;
  7. Invia le tue fatture stabilendo scadenze e tempistiche precise;
  8. Sollecita i pagamenti in ritardo e attiva tempestivamente il recupero dei crediti incagliati;
  9. Usa software di digital accounting per la gestione del cash flow e un controllo più efficace;
  10. Incoraggia il tuo team aziendale ad imparare le basi del cash flow e i principi del controllo del credito;
  11. Avvia un processo di crescita sostenibile: una crescita troppo veloce può intaccare la liquidità aziendale, soprattutto se sono previsti ingenti investimenti;
  12. Tieni sotto controllo le scorte di magazzino;
  13. Assicurati di avere a disposizione una riserva di capitale.